L’osteopatia e la chiropratica hanno una radice comune: nel 1985 il signor D.D. Palmer iniziò a studiare osteopatia presso la scuola di A.T. Still (fondatore dell’osteopatia) negli Stati uniti. Nel 1986 Palmer fondò la sua scuola di chiropratica perché era in disaccordo con alcuni principi dell’osteopatia.

L’osteopatia crede che un disturbo del movimento nelle parti del corpo porti ad un cattivo approvvigionamento di sangue ai nervi e ai tessuti molli locali causando la malattia. La chiropratica crede che un cattivo posizionamento della colonna vertebrale porti ad un intrappolamento dei nervi e questo è la causa di tutte le malattie.

Questa diversa radice teorica ha portato nel corso del tempo ad approcci differenti:
I chiropratici si concentrano soprattutto sul posizionamento della colonna vertebrale, utilizzando spinte specifiche a livello vertebrale. Gli osteopati possono utilizzare tecniche manipolative ma anche tecniche sui tessuti molli, tecniche articolatorie e varie altre tipologie di tecniche per dare mobilità ad un’area, con la possibilità di lavorare sia nella zona sintomatica ma anche distante da essa (approccio olistico).

I chiropratici agiscono maggiormente sulla colonna vertebrale; gli osteopati agiscono sia sulla colonna vertebrale che nel resto del corpo (arti, visceri etc.).

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